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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

Le mie foto
Nome:
Località: Riotorto, Livorno, Italy

** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

mercoledì, ottobre 31, 2007

Fatto Tac

Stamani ho fatto la tac, con il metodo contrasto, che stamani mi ha dato dei piccoli effetti collaterali, oltre alla sensazione di caldo, mi son venute due piccole bolllicine sulla parte laterale destra del torace, che l'infermiera ha notato dopo aver finito l'esame. Mi ha fatto aspettare 20 minuti, per vedere se aumentavano, cosa non successa, ed allora per scrupolo mi ha fatto una mezza dose di cortisone.

Al chè mi ha rifatto aspettare un buona mezz'ora. Poi sono andato su al CORD e mi hanno fatto un prelievo per vedere i globuli bianchi. L'esito è stato che si sono stabilizzati dopo aver fatto le 4 punture, la settimana scorsa.

Ora devo chiamarli venerdi alle 9 per sapere se hanno avuto l'esito della TAC per poi fissare un'appuntamento.

martedì, ottobre 30, 2007

Stiamo attenti ai falsi profeti

E’ UN INGANNO LA TERAPIA ANTI CANCRO ALTERNATIVA

Iniezioni di bicarbonato per fermare il tumore. Denunciato dai parenti di pazienti deceduti, Tullio Simoncini è stato radiato dall’ordine dei medici e condannato per omicidio colposo e truffa.

L’illusione di una terapia alternativa in grado di debellare il tumore, la speranza di una guarigione rapida, un medico disposto a tutto pur di affermare le sue convinzioni. Sono gli ingredienti del caso di cronaca raccontato da “Mi Manda Rai Tre”.

Grazia Cicciari abitava a Milazzo, terra di petrolchimico, dove secondo uno studio del ministero della Salute l´incidenza dei tumori è del cinquanta per cento in più che nel resto della Sicilia. Nel 2001 si ammala di tumore al retto, viene operata, ma alcuni mesi dopo una Tac rivela la presenza di nuove lesioni tumorali al polmone.

Davanti a quella notizia il figlio di Grazia Cicciari, Vito Schepisi - già provato per la morte del padre avvenuta due anni prima, sempre per un tumore – si dispera e prova a cercare una speranza navigando in Internet.

Le sue ricerche, racconta Schepisi in trasmissione, restituiscono un nome, quello di Tullio Simoncini, medico oncologo specializzato, due lauree e una certezza senza alcun fondamento scientifico: il tumore si vince col bicarbonato di sodio, perché, anche se la medicina non l’ha ancora capito, il tumore è un fungo e come tale va trattato. La speranza è costata alla famiglia di Vito il dolore per la perdita della mamma Grazia, 7.500 euro pagati al medico e oltre 2 mila euro per una settimana di degenza in una casa di cura romana, la “Madonna della Fiducia”, dove il dottor Simoncini somministrava il bicarbonato.
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Scoperti geni che rallentano sia l’invecchiamento sia il cancro

I geni che stimolano la crescita del cancro accelerano al tempo stesso l’invecchiamento e viceversa.
I ricercatori dell’Università della California (San Francisco) hanno identificato un gruppo di geni che, oltre a prevenire il cancro, rallentano il processo di invecchiamento nei vermi.

Per questo motivo, hanno avviato nuovi esami per comprendere se questi geni possono avere le stesse proprietà negli esseri umani.

Secondo Cynthia Kenyon, una degli scienziati che ha condotto lo studio, “l’uomo ha diversi dei geni analizzati nei vermi, quindi questa ricerca potrebbe portare a nuovi trattamenti in grado di preservare la giovinezza dei tessuti e tenere lontano il cancro per un periodo più lungo di quanto avviene oggi”.

La biologa americana e i suoi colleghi hanno scoperto come i geni che stimolano la crescita del cancro accelerano al tempo stesso l’invecchiamento e viceversa, avvalorando diverse teorie già presenti secondo cui la degenerazione tissutale e l’insorgere dei tumori hanno radici comuni profonde.

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lunedì, ottobre 29, 2007

Mercoledi visita TAC

Stamani alle 9 mi hanno chiamato dal CORD dell'ospedale Villamarina per informarmi della visita TAC che si svolerà mercoledi 31 ottobre alle ore 8, a digiuno e portando, le ultime analisi del sangue, con la relativa vecchia documentazione di TAC e Ecografie.

Oggi alle 15.00 ho firmato l'ultimo documento per la richiesta pensione di vecchiaia, che dovrebbe partire dal 1° Gennaio 2008. Fra poco sono un pensionato.

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domenica, ottobre 28, 2007

Attesa chiamata TAC

Bene, spero che in settimana mi chiamino per la fare la tac al collo ed al torace con metodo di contrasto, quando iniettano il siero, dopo un paio di secondi si sente all'nterno del corpo un calore che la prima volta mi ha dato una strana senzazione,che dura comunque pochissimo.

Ora il sole sta tramontando, con l'ora legale è già buio, un'altra giornata è passata, mi son fatto una passeggiaa sulla spiaggia, la giornata è stata bella, soleggiata, lotto per averne ancora tante cosi. Mi fanno male le gambe dopo un po che cammino, ma mi sforzo di continuare, infatti dopo 5 minuti il dolore passa.
E la vecchiaia avanza a grandi passi.

giovedì, ottobre 25, 2007

Niente Tac

Ieri sera alle 20.00 mi hanno chiamato dall'ospedale Villamarina dicendomi di non andare alla visita TAC in quanto il macchinario si era guastato e che mi avrebbero richiamato loro quando tutto si era sistemato.

Ora questo inconveniente mi sballa tutti gli altri appuntamenti, in quanto il lunedi avrei dovuto andare dall'oncologo, le punture di fraxiparina ne ho fatte 80 e non so se farne ancora, le analisi del sangue che avevo fatto per la tac non so se saranno ancora valide, cosi ora giovedi alle 9, vado su all'ospedale e vedo di sitemare il tutto.

Bene, il tempo è bruttissimo e piove, speriamo in bene, vi auguro buona giornata. :-))))

mercoledì, ottobre 24, 2007

Una crema ai broccoli contro i tumori della pelle

Una lozione di broccoli per proteggere la pelle dai danni del sole. Una terapia contro i tumori della pelle capace di far scattare una catena di reazioni organiche che neutralizzano i danni dei raggi ultravioletti: è questa l'ultima scoperta della scienza americana sugli effetti curativi dei broccoli. Alcuni enzimi come il "glutathione" contenuti nella verdura, che da molti viene considerata indigesta, in questa nuova forma potrebbe inevece essere accessibile a tutti - avrebbero mostrato di essere in grado di neutralizzare le molecole che danneggiano il Dna attivate dall'esposizione al sole e all'aria.

Esperimenti condotti da studiosi della Johns Hopkins university su un gruppo di volontari, hanno dato risultati evidenti: i pazienti che erano stati esposti a massicce dosi di radiazioni ultraviolette su aree di pelle prima cosparse con crema ai broccoli, hanno avuto il 37% in meno di arrossamenti e irritazioni rispetto agli altri.

I test sono stati realizzati sotto la guida di Paul Talalay e sono pubblicati sulla rivista dell'Accademia nazionale delle scienze Usa Proceedings. I ricercatori stanno ora studiando le quantità ottimali degli estratti di broccoli da utilizzare nelle creme e come eliminare il colore verde del ritrovato, che rischierebbe di dare un colore verdognolo da marziano a chi lo usa.

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lunedì, ottobre 22, 2007

La mente non aiuta a combattere il cancro

Oggi su Flash New
Mi sento di dissentire da quanto dicono i nostri professoroni, e combatterò con tutti i mezzi che avrò a disposizione per uccidere questi bastardi.

La forza della mente e' stata sopra-stimata quando si tratta di sconfiggere il cancro.
L'Universita' della Pennsylvania ha seguito piu' di mille pazienti malati di tumore, alla testa e al collo, e ha mostrato come un atteggiamento positivo o negativo del paziente non ha influssi diretti sulle possibilita' di sopravvivenza o la progressione della malattia.

Tuttavia, lo studio riconosce che uno sguardo combattivo e ottimista aiuta i pazienti a fronteggiare la terapia e a recuperare una vita normale: la ricerca non deve scoraggiare, in quanto "i malati di cancro - spiega Julia Frater, del Cancer Research del Regno Unito - possono sentirsi sotto pressione: spesso sono spinti ad essere ottimisti per forza. Il risultato di questa ricerca li invita a stare sereni anche se non se la sentono di combattere con il pieno delle loro forze"

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sabato, ottobre 20, 2007

Mal di schiena

Da ieri omeriggio dopo tanto tempo, ho iniziato a sentire un forte mal di schiena, sembra che il midollo reagisca alle punture per innalzare i valori dei globouli bianchi. Stamani mi son fatto la seconda iniezione, un po' macchinosa la preparazione, ma facendomela in pancia evito di rompere le balle ad altri.

Son diventato pure infermiere di me stesso, non si finisce mai di imparare (:-)))))))
Mi son preso pure una pasticca antidolorifica e cosi fno a domattina sono a posto.

Fatevi un bel weekend anche se dicono che una ventata di siberia passerà anche da qui, peccato non si possano mandare qualcuno dei nostri baldi parlamentari lassù, a rinfrescarsi meglio le idee, perchè qui al caldo del mediterraneo, le idee gli vengono un pochino confuse.

Sono andato un po' fuori OT stamane, mi dovete scusare, se avessi la possibilità di avere uno STARGATE a portata di mano, me ne andrei subito su altri mondi inesplorati per non sentir più le cazzate dei politi nostrani.

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venerdì, ottobre 19, 2007

Stamani niente chemio

Sorpresa nella lettura delle analisi, le avevano appena portate nel reparto oncologico, e si evidenziava un calo di globuli bianchi (leucociti),sicchè niente trattamento.

Mi hanno fatto subito un puntura di Myelostim 34Miu, e altre 3 una giorno fino a lunedi mattina.
Devo prendere anche una pasticca al giorno di Tavanic e cercare di non avvicinarmi a persone che hanno o il raffreddore, o la tosse, in quanto non ho abbastanza difese immunitarie in corpo. Ma vediamo che cosa sono i Leucociti.

I leucociti (o globuli bianchi) sono cellule del sangue. La funzione principale dei leucociti è quella di preservare l'integrità biologica dell'organismo tramite l'attuazione di meccanismi di difesa diretti contro microorganismi patogeni di varia natura (virus, batteri, miceti, parassiti) e contro corpi estranei penetrati nell'organismo previo superamento delle barriere costituite dalla cute e dalle mucose.

I leucociti sono accomunati da alcune importantissime caratteristiche funzionali, tra le quali quella della motilità. Tali cellule, infatti, oltre che essere trasportate passivamente nel torrente circolatorio, sono in grado di sviluppare una locomozione attiva, utilizzando alcune proteine del citoscheletro.

I leucociti, inoltre, sono estremamente deformabili: questa proprietà ne permette la fuoriuscita dai vasi sanguigni tramite un processo chiamato diapedesi. La fuoriuscita dei leucociti dai vasi si verifica nelle sedi dell'organismo dove è richiesta la loro azione ed è mediata da un insieme di stimoli di natura chimica (costituiti principalmente da citochine e chemochine).

Supereremo anche questa, questi bastardi non ce la faranno a sottomettere il mio corpo al loro volere.
Il tutto è cominciato a Giugno 8 - 2006

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giovedì, ottobre 18, 2007

Come prendere la malattia

Stanotte nei momenti di veglia, mi veniva da pensare a come ognuno di noi, affetto da questa malattia reagisce e dialoga con il tumore.

Io personalmente mi rivolgo a loro con dei secchi brutti bastardi di merda, vi distruggo le chiappe, e vi brucio le palle, cosi che non possiate più proliferare. Altri come la Fallaci "un alieno che ha invaso il mio corpo"
«Brutta testa di cancro», lo apostrofa Marisa Acocella Marchetto, e cosi dicendo.

Ah per chi non lo sapesse Marisa Acocella Marchetto ha scritto graphic-memoir CancerVixen (in uscita oggi per Salani, pagg. 214, euro 20).
Marisa ci parla, con la malattia, e gliele canta chiare, colorate e piene di humour fin dal principio: «Sta’ a sentire: finalmente a 43 anni mi sposo per la prima volta e David Remnick, caporedattore del New Yorker, vuole pubblicare più vignette mie. Questo non è proprio il momento».

Ognuno di noi trova il metodo di sfogare la sua rabbia e dolore, e si aiuta a combattere queste cellule impazzite.
Comunque niente, stamani alle 7 ho fatto il prelievo edomani mattina la 6 chemio. Poi la settimana ventura TAC. Speriamo in bene. Un saluto

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domenica, ottobre 14, 2007

Tumori, la mortalità scende del 20%

Per la prima volta a livello ufficiale la mortalità per tumori in Italia è in calo. I dati parlano di una diminuzione del 20 per cento per l'uomo dal 1970 ad oggi e del 24 per cento per le donne. Lo studio appena pubblicato sulla rivista dell'istituto nazionale dei Tumori di Milano si è basato su tutti i dati dei registri dei tumori in Italia. Le cifre sull'incidenza parlano addirittura di un calo del 30% nell'uomo, mentre c'è una crescita del 7-8% l'anno dell'incidenza nelle donne dovuta all'aumento dei casi di tumore al seno.

«Per un oncologo è un momento commovente - afferma Emilio Bajetta, presidente dell'Associazione italiana oncologia medica - Aspettiamo da decenni e decenni questi dati. Ci sono voluti 40 anni e grazie alla diagnosi precoce, ai trattamenti integrati e alle nuove terapie intelligenti finalmente ci siamo arrivati».

Al congresso degli oncologi riuniti a Palermo al quale prendono parte 1000 specialisti, si parla anche di costi dei nuovi farmaci intelligenti e dell'appropriatezza delle prescrizioni: anche se in Italia non si profilano scenari alla Sicko descritti da Michael Moore, spiegano gli esperti dell'Aiom, «il nostro welfare sanitario per quanto riguarda l'oncologia, tiene perchè vengono garantiti farmaci innovativi a coloro che ne hanno bisogno anche se con restrizioni burocratiche che appesantiscono il lavoro dei clinici».

Un accordo con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha permesso infatti di prescrivere 9 medicinali ad alto costo e per indicazioni diverse da quelle del foglietto, attraverso la segnalazione ad un registro. Ma gli oncologi chiedono che i sistemi di rimborso delle prestazioni, i Drg, vengano modificati, escludendo ad esempio il costo di quei farmaci che fanno superare i budget previsti.

Tratto da http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=10927&sez=HOME_INITALIA

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sabato, ottobre 13, 2007

Notte in bianco

Come le altre volte che ho fatto la chemio anche questa volta ho passato la nottata in bianco, verso le sei son riusciuto ad appisolarmi fino alle 8, ma comunque era tutto preventivato. Mi sento un po di nasuea e di vomito, ma oggi nel pomeriggio passerà tutto .

Il brutto di queste nottate è che purtroppo i brutti pensieri prendono il sopravvento e non c'e' verso nel silenzio della notte, di pensare ad altro. Ci provo, ma poi ci si ricasca a pensare alla morte, al pensiero di arrivare al grande passo senza dolori e patimenti, mettersi in pace con la vita vissuta e chiedere se abbiamo fatto dei torti a qualcuno di perdonarci.

Io ho tante cose da farmi perdonare, specialmente con le mie figlie raffaella e Anna, ho già iniziato e mi sento più leggero, si instaura un nuovo rapporto fatto di piccole carezze e sguardi fugaci, è bello sentirsi ancora una piccola parte della famiglia.

Mi chiedo come mai il siero della chemio il venerdi che faccio il trattamento alla sera mi annulla completamente l'effetto della pasticca che prendo di lendormin per dormire. Bha, misteri.

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venerdì, ottobre 12, 2007

Giornata di chemio

Stamani per la chemio il dott.Tognarini che mi segue era assente, al suo posto il dott. Andrea Antonuzzo.
Ho avuto un leggero malessere quando all'inizio della chemio mi hanno iniettatto il siero per attenuare l'effetto vomito, ma dopo poco è passato. Giramento di testa e nausea.

Ora i prossimi appuntamenti sono:
18- Prelievo sangue
19- chemio (la 6)
25 - Tac al collo e torace
29 - appuntamento dott. Tognarini per visionare l'esito Tac

Devo continuare a farmi le iniezioni di fraxiparina una volta al giorno.

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giovedì, ottobre 11, 2007

Tumori: staminali colon attaccabili

Stamani ho fatto alle 7 il prelievo del sangue per la preparazione della chemio di domani. Ho trovato una notizia:

Trovato il tallone d'Achille delle cellule staminali che alimentano il tumore del colon, finora resistenti a ogni forma di chemioterapia.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Cell Stem Cell, si deve al gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze chirurgiche e oncologiche dell'universita' di Palermo diretto da Giorgio Stassi.

Gli studi fatti finora sugli animali hanno dimostrato che il segreto che rende le cellule staminali del tumori del colon e' una sostanza chiamata Interleuchina 4.

Spero tanto che un giorno riescano a trovare la cura per sto bastardi di tumori che ci fanno vivere giorni nei quali l'ossessione della morte è sempre presente.

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mercoledì, ottobre 10, 2007

Cancro: quando il malato è il medico

Oggi giornata abbastanza tranquilla, sto cercando di trovare un mio percorso interiore facendomi domande e cercando di darmi risposte che mi possano tranquilizzare, spilucchio dell'aglio crudo (per fortuna non ho nessuno con cui parlare, altrimenti li stendo :-)))). Vi chiederete il perchè dell'aglio crudo, bè, lo dicono alcuni studi:

I primi studi arrivano dalla Cina dove il carcinoma allo stomaco è una patologia in forte aumento.

Sono state analizzate le abitudini alimentari di un gruppo di popolazione e si è giunti alla conclusione che un basso consumo di aglio e cipolla era associato ad un alto rischio di sviluppare la neoplasia.
In Italia sono stati ottenuti risultati simili confrontando le diete del Nord, dove l’aglio non è molto usato, e del Sud, dove il bulbo è onnipresente.
I due prodotti sembrano capaci di prevenire anche altri tipi di tumore, tra cui quello della prostata.

Un altro studio ha rilevato che, chi consuma più di dieci grammi al giorno di questi ortaggi, può dimezzare il rischio di manifestare il cancro alla prostata rispetto a chi si ferma a due grammi.

Le proprietà antitumorali di aglio e cipolla sembrano legate al loro contenuto di sostanze solforate.
Non dimentichiamo che l’aglio è fonte di alcuni polifenoli, come la quercitina, una molecola che impedisce la crescita di un gran numero di cellule cancerose coltivate in laboratorio e che interferisce con lo sviluppo dei tumori negli animali.

Quando il malato è il medico
In Italia sono sempre più numerose le persone sopravvissute a un cancro: i cancer survivors, pazienti guariti o con una prospettiva di lunga sopravvivenza, sono ormai quasi 2 milioni. Tra questi, 10.000 sono medici. Per la prima volta in Italia un’indagine analizza l’esperienza del tutto particolare di chi vive la doppia condizione di medico e paziente, ovvero dei medici colpiti da tumore.

Quale impatto ha la diagnosi di tumore sul medico e che ripercussioni ha sulla sua relazione con il paziente? A questa domanda risponde il Progetto Chirone, presentato in questi giorni a Milano.

I medici coinvolti da tumore soffrono doppiamente, perché della malattia sanno di più e di questa paura ben conoscono cause ed effetti. Analizzare il comportamento del medico quando si trova a dover affrontare una neoplasia dall’altra parte può aiutare a migliorare la qualità del rapporto tra medici e pazienti e a capire meglio le esigenze di questi ultimi, migliorando l’empatia e la qualità della relazione.

Ma in concreto cosa cambia nel rapporto? Oltre il 60% dei medici riconosce di aver modificato almeno tre aspetti della propria relazione con i pazienti: essere più attento ai loro problemi, ascoltarli di più e cercare di trasmettere loro serenità.

E per tradurre in indicazioni pratiche i risultati della ricerca, ATTIVEcomeprima Onlus e Fondazione AIOM hanno messo a punto alcuni suggerimenti per migliorare la comunicazione tra medici e pazienti.

Per quanto riguarda i medici, al primo posto vi è la capacità di ascolto: almeno un terzo della visita va dedicato alle domande e alle osservazioni; in secondo luogo bisogna parlare chiaro, sia nel senso di evitare termini tecnici sia di dire al paziente la verità, mettendo però in evidenza gli aspetti positivi, e alimentare la speranza, non l’illusione.

Ai pazienti si raccomanda invece di non esitare a rivolgere al medico tutte le domande che ritengono opportune, preparandole eventualmente prima della visita, e di segnalare tutti gli ostacoli che li inibiscono nella comunicazione.

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martedì, ottobre 09, 2007

Visita Inps

Stamani mi risento stanco e un po' abbacchiato, nel pomeriggio vado all'inps per la visita fiscale, e fra poco vado all'usl per la prenotazione dell'esame del sangue giovedi 11 mattina. Venerdi poi faccio la 5 chemio e il 19 la sesta, poi gli esami tac ecodoppler per vedere a che punto siamo arrivati alla lotta contro sto bastardi.

Ringrazio chi mi legge, e mi manda un commento, è un modo per non sentirmi solo e se posso aiutare altri che come me combattono la stessa malattia dico: dai che ce la facciamo. non ci dobbiamo lasciar prendere dallo scoramento, abbiamo la forza per combattere il male, abbiamo perso il sorriso, ma se riusciremo ancora a sorridere anche delle piccole banalità, sarà un grande passo per distruggere il nostro male.

Seguiamo con fiducia il nostro oncologo, i suoi consigli e le sue cure, ce la faemo e riusciremo a migliorare la nostra qualità di vita.

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domenica, ottobre 07, 2007

Fiori di zucca

Stamani mi sono alzato stanco e con leggeri giramenti di testa, credo sia il tempo, ieri sera dalle 23 alle 24 ha piovuto molto, e si è rinfrescato. Come ogni mattina vedo sui giornali online se ci sono notizie sulla mia malattia e ho trovato questa sulla zucca:

A ottobre si raccolgono le zucche, alcuni le chiamano cucurbite, altri le associano solo alla festa di Halloween quando si trasformano in grandi faccioni illuminati dalle candele e non l'hanno mai mangiata! Non sanno cosa si perdono.

Perchè in quella dolce polpa arancione si nasconde un piccolo tesoro. Come ogni ortaggio la zucca è ricca di vitamina A, di minerali come il potassio, il calcio, il fosforo e molte fibre. Contiene, inoltre, tanta vitamina C e betacarotene. Quindi è consigliata per la prevenzione dei tumori e per mantenere un corretto equilibrio idrico dell'organismo e delle mucose. Inoltre è ipocalorica: (15 calorie per ogni 100 grammi).

Si vende a spicchi ma si può anche comprare tutta intera e tenerla come soprammobile (le zucche si conservano per tutto l'inverno in ambiente buio, fresco e asciutto. La tradizione vuole che si mangino entro carnevale) per un po'. In cucina la zucca si può usarla quotidianamente. Si possono creare menù completi, dall'antipasto al dessert.

Una ricetta semplice:
Lessate la zucca tagliata a pezzettoni, poi metteterla in padella con burro e salvia frsca, un pizzico di sale ed ecco che avrete un buon contorno.

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sabato, ottobre 06, 2007

Ho trovato il santo protettore degli ammalati di tumore: San Pellegrino

Mi stà diventando il piede della gamba sinistra all'esterno, che 20 anni fà era stata operata di varici, tutto nero. Aspetterò un poco a farlo vedere al medico in quanto con tutte le cure, le chemio, le radio, gli emocromi che sballavano e balle varie, non voglio proprio dover intraprendere cure che mi porterebbero dolore sul dolore. E' proprio vero, i mali non vengono mai soli.

IL SANTO PROTETTORE DEGLI AMMALATI DI TUMORE.

Pellegrino Laziosi (Forlì 1265-1345)
da giovane non era certamente uno stinco di santo. Al contrario.

Nel 1273, quando la sua città di Forlì si trovò nuovamente a do­ver combattere contro le truppe pontificie, lui non si comportò certamente in forma evangelica. Con il suo carattere collerico e fanatico andò a lanciarsi contro il pulpito dove San Filippo Benizi, il santo Servo di Maria inviato dal Papa, predicava per ri­portare la pace nella città e gli mollò pubblicamente due sonori ceffoni.

Questo episodio di violenza però doveva cambiare radicalmente la vita di Pellegrino. Si pentì subito del suo scatto di collera e tornò pre­sto da quello che aveva umiliato. San Filippo gli perdona in modo spontaneo e di cuore. Questo colpisce tan­to Pellegrino che gli chiede di poter essere accolto nell'Ordine dei Servi. Suo deside­rio è di appartenere alla comunità dove vi­vono uomini tanto grandi di cuore.

Nell'Ordine dei Servi di Maria Pelle­grino condurrà una vita laboriosa da sem­plice frate. Evidentemente la coscienza gli rode ancora dentro il cuore, giacché si sot­topone a una ferrea disciplina per esem­pio, di notte dorme sempre stando in piedi o, al massimo, seduto. A 40 anni il medico del convento gli diagnostica un tumore os­seo alla gamba destra e decide che bisogna procedere all'amputazione della gamba per salvare la vita dell'ancor giovane frate.

Di certo, una vera tortura senza anestesia o calmanti del dolore! Un inter­vento pericolosissimo senza antibiotici! Ma il buon frate la notte prima dell'operazione si trascina pieno di dolori davanti al croce­fisso nella sala del capitolo e trascorre lì tutta la notte in orazione. Presto cade in un sogno febbrile. E ha una visione: il Cro­cefisso si piega verso di lui, mette la mano sulla sua piaga e gli dice: «Alzati, sei guari­to!»

Al mattino seguente Pellegrino si sveglia fresco, come rinato non c’è più ne febbre, né tumore, né dolore alcuno. Si sente guarito. La visione notturna è dive­nuta realtà. In occasione dell'esame compiuto nel 1959 delle sue ossa-reliquie, si è accer­tato che il tumore osseo si è a un certo punto fermato. Infatti lui è morto ben 40 anni dopo, ottuagenario, considerato un santo guaritore ancora in vita. La chiesa lo venera come patrono degli ammalati di tu­more e di quanti soffrono dolori cronici ai piedi e alle gambe.

Ancor oggi l' Ordine riceve notizie di persone da tutto il mondo che vengono guarite per sua inter­cessione. Dall'anno della sua canonizzazio­ne, il 1727, San Pellegrino gode di una particolare devozione in quasi tutti i con­venti del nostro Ordine e quasi ovunque si trovano immagini della sua miracolosa gu­arigione.

http://www.servidimaria.org/it/spirit/santi.htm

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giovedì, ottobre 04, 2007

Tumore ai polmoni, la diagnosi arriva prima

C'è una nuova possibilità di diagnosi e cura del tumore polmonare. E' la ecoendoscopia, tecnica già consolidata per la diagnosi precoce e il trattamento non invasivo dei tumori dell'apparato digerente, che ora entra a pieno titolo nella diagnostica e nella classificazione preoperatoria del tumore polmonare.

La buona notizia viene da Torino, dove, nei giorni scorsi, si sono confrontati al Lingotto i maggiori esperti di ecoendoscopia, arrivati da 19 Paesi per partecipare al Secondo Meeting dello "European Group for Endoscopic Ultrasonography", che ha fatto il punto, per la prima volta in Italia, su questa tecnica avanzata.

Ma vediamo innanzitutto in cosa consiste questa tecnica, utilizzata per via transesofagea e transbronchiale anche per guidare la somministrazione delle cure anticancro ma ancora poco diffusa nonostante la sua efficacia. "Come dice il nome, la metodica unisce in sé le potenzialità dell'endoscopia e dell'ecografia: permette di visualizzare la mucosa di qualsiasi tratto gastroenterico raggiungibile dall'endoscopio, tramite un piccolo trasduttore di ultrasuoni, montato sulla punta dell'endoscopio stesso", spiega Claudio De Angelis, direttore del Servizio di Ecoendoscopia presso la Gastroenterologia del professor Mario Rizzetto ed organizzatore del congresso sotto l'egida del Parlamento Europeo. "La sonda consente di visualizzare lesioni di appena 1-2 mm, sia nella parete del tratto gastro-intestinale sia nel pancreas e nel mediastino".

L'ecoendoscopia, grazie all'alta precisione e al suo non essere invasiva, è ormai insostituibile per classificare il cancro dell'esofago, dello stomaco, del retto-colon e per valutare le neoplasie delle vie biliari e del pancreas, orientando al meglio la scelta terapeutica più bisogno della chirurgia.

E proprio la Gastroenterologia delle Molinette detiene una delle maggiori casistiche italiane: 1720 esami nell'ultimo anno, di cui 200 per biopsia, 850 per diagnosi, 670 per classificazione di tumori e a fini terapeutici. La grande svolta l'ecoendoscopia l'ha data anche all'interventistica, aprendo al medico le porte del mediastino e del retroperitoneo: "Senza più ricorrere alla chirurgia esplorativa", spiega De Angelis, "con questa tecnica si possono prelevare in modo non invasivo campioni di tessuto per la diagnosi istologica da organi profondi, come linfonodi, pancreas, mediastino e retto".

Dal congresso del Lingotto, in particolare dai lavori di specialisti americani e danesi, è emersa anche la nuova applicazione della ecoendoscopia sui tumori polmonari che consente di superare alcuni limiti diagnostici della Tac e della Pet. "L'ecoendoscopia si sta rivelando una tecnica molto accurata per valutare le più comuni sedi di diffusione del cancro del polmone non a piccole cellule, come i linfonodi mediastinici, la ghiandola surrenalica sinistra, il fegato e l'invasione del mediastino ad opera del tumore primitivo", dice De Angelis che sta facendo 3 applicazioni alla settimana di questo tipo. "Recenti studi di gruppi stranieri hanno permesso anche di eliminare i cosiddetti falsi negativi e di azzerare i falsi positivi".
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martedì, ottobre 02, 2007

Alcolici nemici delle donne, impennano il rischio di tumore


Che sia birra, vino, o vodka non è importante, la parola d’ordine, come al solito, è massima moderazione nel concedersi bevande alcoliche, ancor più se a brindare è una lei: infatti bere alcol, anche tre porzioni al dì, aumenta il rischio di cancro al seno dal 10 al 30 per cento. Lo rivela uno studio presentato a Barcellona nel corso del congresso Europeo di Oncologia, da Arthur Klatsky of Kaiser Permanente in California. L’indagine, per la prima volta in modo conclusivo, fa luce sul fatto che è proprio l’alcol etilico a far impennare il rischio tumore per lei, qualunque sia la bevanda scelta.

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