Stiamo attenti ai falsi profeti
L’illusione di una terapia alternativa in grado di debellare il tumore, la speranza di una guarigione rapida, un medico disposto a tutto pur di affermare le sue convinzioni. Sono gli ingredienti del caso di cronaca raccontato da “Mi Manda Rai Tre”.
Grazia Cicciari abitava a Milazzo, terra di petrolchimico, dove secondo uno studio del ministero della Salute l´incidenza dei tumori è del cinquanta per cento in più che nel resto della Sicilia. Nel 2001 si ammala di tumore al retto, viene operata, ma alcuni mesi dopo una Tac rivela la presenza di nuove lesioni tumorali al polmone.
Davanti a quella notizia il figlio di Grazia Cicciari, Vito Schepisi - già provato per la morte del padre avvenuta due anni prima, sempre per un tumore – si dispera e prova a cercare una speranza navigando in Internet.
Le sue ricerche, racconta Schepisi in trasmissione, restituiscono un nome, quello di Tullio Simoncini, medico oncologo specializzato, due lauree e una certezza senza alcun fondamento scientifico: il tumore si vince col bicarbonato di sodio, perché, anche se la medicina non l’ha ancora capito, il tumore è un fungo e come tale va trattato. La speranza è costata alla famiglia di Vito il dolore per la perdita della mamma Grazia, 7.500 euro pagati al medico e oltre 2 mila euro per una settimana di degenza in una casa di cura romana, la “Madonna della Fiducia”, dove il dottor Simoncini somministrava il bicarbonato.
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