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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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Nome:
Località: Riotorto, Livorno, Italy

** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

venerdì, febbraio 29, 2008

CyberKnife, al Policlinico il nuovo sistema di radiochirurgia

Lunedì 3 marzo, al Policlinico di Messina, sarà inaugurato, alla presenza del rettore, Franco Tomasello, il primo “Sistema CyberKnife” del sud Italia, il terzo a livello nazionale.

Si tratta del sistema più accurato al mondo per i trattamenti di radiochirurgia, in quanto è un’apparecchiatura capace di “colpire” tumori ed altre lesioni in ogni parte del corpo, con una precisione ed un’accuratezza clinica totale.
Questa macchina rivoluzionaria rende possibile il trattamento non invasivo di patologie tumorali in aree cliniche quali la spina dorsale, i polmoni, il fegato, il pancreas e la prostata.

Vi auguro un buon weekend, ritempratevi il corpo e la mente, e divertitevi.


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Studio: e' il perossido di idrogeno che causa il cancro ai polmoni

Che le sigarette facciano male alla salute e possano uccidere, e' cosa nota. Quello che pero', fino ad ora, non si sapeva, e' perche' il fumo di sigaretta fa venire il cancro ai polmoni facendo diventare cancerose le cellule.

Cosa che ora hanno scoperto alcuni ricercatori dell'universita' della California, come si legge nello studio pubblicato su 'Faseb Journal'. La colpa e' del perossido di idrogeno contenuto nel fumo delle sigarette. Una scoperta, dicono gli scienziati, che potrebbe aiutare le industrie del tabacco a sviluppare sigarette piu' 'sane', eliminando queste sostanze.

'Con questa ricerca -dice Tzipora Goldkorn, autrice dello studio- speriamo di aiutare a mettere a punto nuove strategie terapeutiche'. Nello studio, Goldkorn e colleghi hanno esposto in laboratorio al fumo di sigaretta e al perossido di idrogeno le cellule delle vie aeree dei polmoni umani. Dopo di che le hanno tenute in incubazione, e analizzato la presenza di segni di cancro nelle cellule che non erano state esposte.

Cosi' si e' visto che quelle esposte al fumo di sigaretta e al perossido di idrogeno mostravano la stessa impronta molecolare di inizio del cancro, a differenza di quelle non esposte. 'Questo studio non solo identifica nuovi bersagli molecolari per la cura del cancro, ma individua anche il fumo di sigaretta come responsabile'.

http://www.droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17646

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giovedì, febbraio 28, 2008

Dott. Tognarini

Ciao, sono appena tornato dall'oncologo per fare il piano di intervento trattamenti per i bastardi ai polmoni,
pertanto ha deciso che domani venerdi 29 alle 7 prelievo del sangue, il giorno 6 marzo tac torace e collo con metodo contrasto e non e il giorno 10 con tutte le risposte ritorno da lui.

Si ricomincia la menata.
Che bello sarebbe se l'esito della tac dasse: i bastardi si stanno rimpicciolendo.
Sarebbe una gran festa.

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mercoledì, febbraio 27, 2008

FARMACI PER ANEMIA RISCHIOSI PER I MALATI DI CANCRO

Ciao,
oggi sono un pò abbacchiato, sarà il tempo nuvoloso dalle mie parti, sarà che domani ho appuntamento con oncologo, mi sento abbattuto nel morale, nel fisico e nella mente.

Mi ritornano alla mente fatti dell'infanzia, a quando andavo all'oratorio e si giocava a pallone, a quando si andava a giocare agli indiani in montagna, si perchè il paese dove son nato è praticamente in montagna, in mezzo ad una valle, e questo mi dà da pensare un poco, come mai questo andare a rifugiarsi nei ricordi, e proprio dell'infanzia? Spero che come le altre volte mi passi alla svelta.

Leggevo che curare i pazienti malati di cancro con i farmaci contro l'anemia aumenta il rischio che sviluppino coaguli di sangue e muoiano, hanno detto ricercatori Usa, confermando le preoccupazioni sorte riguardo a questi farmaci ampiamente usati. I ricercatori hanno detto che queste medicine, come Aranesp della Amgen e Procrit della Johnson & Johnson's, aumentavano il rischio di morte del 10% nei pazienti che li prendevano.

Prendete sempre le notizie con le molle e chiedete al vostro medico di fiducia o al vostro oncologo prima di fare o prendere decisioni sbagliate.

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lunedì, febbraio 25, 2008

Prevenzione gratuita del melanoma a Perugia

La clinica dermatologica del capoluogo dell'Umbria effettuerà oltre 600 visite: se preso in tempo il tumore della pelle si può estirpare definitivamente per via chirurgica

Nella settimana che va dal 3 all'8 marzo saranno oltre 600 le persone che si potranno far visitare nella clinica dermatologica a Perugia, nell'ambito della campagna di prevenzione dei tumori della pelle ed in particolare del melanoma (non il più frequente ma il più maligno in questo ambito) organizzata dalla stessa clinica.
L'iniziativa, la seconda dopo quella dello scorso anno, è basata sui dati ritenuti i più attendibili sull'incidenza del melanoma, e cioè quelli che riguardano gli Stati Uniti, dove da anni funziona il registro del National Cancer Institute.

Negli Usa il melanoma è il quinto tumore nei maschi ed il sesto nelle femmine. I casi in quel Paese sono aumentati dai 53.000 del 2002 ai 63 mila del 2006. I morti per melanoma sono stati 7.700 nel 2005 (è la sesta causa di morte per tumore). L'eta media al momento della diagnosi è di 57 anni, quella della morte è di 67.

Il melanoma è un po’ la “bestia nera” dei tumori della cute e la prevenzione è fondamentale per insegnare alle persone, a partire dalla minore età, a rapportarsi con l'ambiente esterno ed in particolare con il sole, ed a valutare le condizioni della propria pelle.
Questo perchè, “se preso nella fase ancora superficiale, anche il melanoma si può risolvere, nella maggioranza dei casi, con l'atto chirurgico”.
http://www.iltamtam.it/

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sabato, febbraio 23, 2008

Un sorriso lungo un anno. Comicomix e la sua iniziativa

Ho avuto modo in questi mesi di frequentazione di oknotizie, di conoscere una persona squisita che si firma comicomix, e che è molto vicino alla sofferenza dei bambni. Ha lanciato un'iniziativa e io son ben lieto di aderire alla sua lodevole iniziativa:




una nuova iniziativa per sostenere la Lotta al Neuroblastoma (un tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età pediatrica)





















L'inizativa è semplice.

Chiunque lo desideri, nel corso del 2008 può fare un post dedicato al tema del sorriso. Il sorriso come forma di relazione, verso gli altri, verso chi si ama, o semplicemente verso il prossimo. Non il sorriso da cartolina, quello falso o di cortesia. Il sorriso che è sostenere senza odio le proprie idee, ma con la disponibilità ad ascoltare (e, se possibile) capire le ragioni degli altri. Prendendo spunto da una vostra vicenda personale, un fatto di cronaca, di politica, di quello che volete.

Aderire è facile.

Basta scrivere il post, segnalarcelo a questa mail, e noi lo aggiungeremo alla lista qui sotto, indicando il nome del Blog, e il link al post. Nel post basta semplicemente specificare che si aderisce a questa iniziativa, che vuole sostenere la lotta al Neuroblastoma, il tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età prescolare

Tu non dovrai fare altro!

Per ogni post segnalato, Comicomix donerà 2 euro alla Fondazione per la lotta al neuroblastoma
Comicomix pubblicherà in questa pagina tutti i post che ci verranno segnalati. Alla fine dell’anno, invieremo una donazione di importo equivalente al numero di post. Non useremo i tuoi dati né li invieremo a nessuno. Ci servono solo per la pubblicazione sul nostro sito. Non comunicheremo a nessuno e per nessuna ragione la tua e-mail. Stai tranquillo!

Non ti va di fare un post? Aiutaci a far conoscere l'iniziativa, inserendo un banner che linka a questa pagina, che altro non è che il disegno riportato sopra.

Puoi scaricarlo qui: Preleva il banner
Se invece vuoi sostenere direttamente la Fondazione per la Lotta al Neuroblastoma,




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venerdì, febbraio 22, 2008

Testimonianza di una figlia verso il padre

Ciao stanotte ho ricevuto questa mail e mi sono commosso. Per questo voglio farvi partecipi.




Caro Ianilo,
mi permetti di cominciare così questa mail?

Mi chiamo Raffaella e ho 26 anni. Mi sono quasi per caso imbattuta nel tuo blog ed è stato un dolore leggere anche solo poche righe qua e là. Sono figlia unica, coccolata e straviziata dai miei genitori, che adoro! Per loro e per il mio ragazzo farei di tutto. Ho avuto gravi problemi col cibo e grazie al loro amore e al loro perenne sostegno ora sono qui, sana, guarita. A loro devo la mia vita per ben due volte. Li amo!

Il 17 novembre 2005, mentre ero a lezione all'università ho sentito dentro di me che qualcosa non andava... ho chiamato a casa e mamma mi ha detto che era con papà al pronto soccorso. Lui aveva fortissimi dolori addominali. Ho preso il treno e son tornata a casa. Quella sera è iniziata la fine di tutto. Operato d'urgenza.

Ca del colon. E' stato un incubo. Mio padre è sempre stato molto forte, il punto di riferimento mio e delle sue sorelle. Ogni minimo problema che io avessi, andavo da lui, tanto che mamma era molto gelosa! Papà non mi ha mai negato un sorriso e un abbraccio, anche quando a sbagliare ero io. Io sono la sua bambina, e per me farebbe di tutto... Ci dissero che eravamo stati fortunati perchè i linfonodi non erano stati toccati e il tumore era circoscritto.

La chemio la facemmo perchè papà era giovane, solo per precauzione, dissero. Finita la chemio, a giugno, arriva la TAC. Ero tranquilla perchè tutto era andato bene e il mio papà, quest'omone forte e bellissimo, aveva reagito molto bene. L'ottimismo era con noi! La TAC evidenzia noduli al polmone............. baratro. siamo presi dal panico, non capiamo nè sappiamo che fare.. ci spostiamo al CRO di Aviano. Altra chemioterapia. Bene, i noduli tendono a rimpicciolirsi! Siamo sulla buona strada! ..ma poi la riduzione si ferma. Decidono di intervenire. Forza, non molliamo!

Si riprende la chemio, ancora diversa. Ma alla fina anche di queta PET e TAC ci dicono che abbiamo preso una strada sbagliata. Pausa. Stop. Il fisico di papà non è più da uomo forte. E' solo un fisico di un uomo che ha fatto due anni ci chemio e subito due interventi. Riprendiamo con un'altra terapia ancora. E col sorriso che non è più tale. Con le notti insonni. Il viso segnato. Ma lui va avanti, per me, per mamma. E anche io vado avanti, per lui. La nuova terapia non decolla: ormai il corpo è saturo. Altro intervento all'intestino il mese scorso... un disastro. Hano trovato cose che TAC e PET non avevano visto. Hanno tolto ciò che potevano. Ma............

Io sono ancora giovane, devo laurearmi, in ingegneria, come papà! Devo ancora fare tante cose con lui, deve venire alla mia laurea, deve portarmi all'altare, deve vedere la mia casa, devo invitarlo a pranzo le domeniche... deve tenere in braccio i suoi nipotini! devo imparare tante cose da lui, deve insegnarmi molto! io ho ancora bisogno di lui, del suo sorriso, delle sue carezze, delle sue coccole! E' lui l'uomo della mia vita! A volte mi sembra di vivere un sogno. Mi dò dei pizzicotti, ma non mi sveglio mai!

Mi sembra che sia impossibile che sia capitato proprio a lui. Incredibile. Non so se sono io che non voglio accettare la realtà e mi difendo creando un mondo tutto mio in cui non c'è malattia, non c'è dolore, sofferenza. I miei genitori hano fatto molti sacrifici nella vita. Ho sempre sperato per loro che in vecchiaia avebbero potuto rilassarsi e godere della vita, finalmente! Ma mi rendo conto che ciò non accadrà. Anche pensare che la chemio che inizierà la prossima settimana non serve se non che a prolungare questa vita ormai piena di rinuncie, come ben sai, mi dà quasi fastidio.

Ma non si può fare altro, ormai. Spero solo lui non soffra troppo. Vedo dai suoi occhi, occhi di uomo, la paura, la tristezza, lo sconforto e la rassegnazione. Lui non parla, per non farmi preoccupare dato che sa che dipendo da lui. Ma io lo so che lui ormai non ha più la forza e non ha più motivo di combattere. Sono andata anche a Milano, ho parlato con più professori, ma il parere è stato inesorabilmente lo stesso. Non lo dirò a lui. No. lui non deve vedere la parola fine. Lui deve andare avanti. Forse è egoismo, ma ora io devo pensare a mamma e papà e non me la sento di dar loro la sentenza.

Preferisco che lo pensino senza avere la certezza. Magari sbaglio, ma penso di farlo giustamente. Ho fatto tanti viaggi della speranza, avrei voluto dare a lui la vita che lui ha dato a me! Vorrei poter prendere io la malattia al posto suo per evitargli inutili dolori, per evitarli a lui e a mamma. Sai, io sono la sua fotocopia! Gli assomiglio moltissimo, sia fisicamente che caratterialmente. Lui è il mio esempio, il mio eroe, il mio papà! Già mi manca da morire! E' difficile cercare di mantenere all'apparenza la serenità e la gioia.

I medici mi hanno tolto un pezzo di vita con queste notizie. Mi sembra che mi abbiano strappato il cuore........ Non esiste più il futuro. Ormai è tutto finito. siamo ancora troppo piccoli e troppi indietro per vincere questo nemico. Andiamo sulla luna, ma poi non sappiamo spiegarci molte cose.............. Spero......... no, ormai non spero più. Non mi resta più niente se non godermi, coccolarmi e strapazzarmi il mio adorato papà il più possibile. Ho imparato che nondevo mai essere tirchia di atti di affetto.. e che se voglio fare una cosa non devo rimandare. Potrebbe non esserci tempo. Maledetto tempo! Scorre troppo velocemente a volte, e a volte non passa mai...............
Un abbraccio,
Raffaella

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mercoledì, febbraio 20, 2008

Asma e tumori si scoprono dall'alito

In un futuro non troppo lontano la prova del palloncino potrebbe dire molto di più del tasso alcolico di chi è alla guida di un veicolo. Lo afferma uno studio dell'università statunitense di Boulder, secondo cui grazie al laser si possono scoprire nell'alito i segni di diverse malattie, dall'asma fino ad alcuni tumori più velocemente rispetto all'uso delle tecniche tradizionali.

I ricercatori Usa hanno utilizzato la caratteristica comune a tutte le molecole di riflettere a una lunghezza d'onda caratteristica la luce laser. Lo strumento sviluppato, descritto sulla rivista americana Optical Express, riesce ad analizzare un ampio spettro di luce, e quindi a determinare simultaneamente la concentrazione di diverse sostanze presenti nell'alito, alcune delle quali sono «sentinelle« delle più diverse malattie.

Nei test di laboratorio i ricercatori si sono concentrati sull'ammoniaca, che si produce in caso di problemi ai reni, sul monossido di carbonio e sul metano, che è un prodotto dell'attività di alcuni tumori, riuscendo a determinarne la presenza a concentrazioni molto basse in alcuni volontari.

I ricercatori hanno annunciato che i test comunque proseguiranno per cercare altre molecole semplici come la metilammina, indice di problemi al fegato, e l'ossido nitroso, «campanello d'allarme» per l'asma.
«Una volta messa a punto questa tecnica sarà più veloce ed economica di quelle tradizionali - spiega il dottor Jun Ye, coordinatore dello studio americano - e potrà indagare in una stessa analisi sui circa mille indicatori di malattie già individuati per l'alito».

martedì, febbraio 19, 2008

Lavaggio port e altra dimensione

Ciao, stamani ho un dolore sulla parte laterocervicale sinistra, mi si sta ingrossando ancora una parte del collo dove ho avuto il tumore, ed ho un dolore sopportabile, ma che mi stà dando dei pensieri lugubri, negativi al massimo. E' una giornata no, in tutti i sensi. Questa malattia è bestiale, non ti lascia un attimo di tregua.

Venerdi 22 vado a fare il lavaggino al port, e prenderò anche l'appuntamento per vedere che cosa dobbiamo fare a marzo. Un saluto e scusate la mia negatività, in quasi tutti i miei post, ma non posso fare a meno di pensare alle volte negativo.

Mi sforzo al massimo di pensare che è tutto un sogno e che stò vivendo in'un'altra dimensione, nella quale la realtà ti si presenta in tutti i suoi aspetti negativi e quando ritornerò alla mia dimensione reale, tutto questo non esisterà. Sarebbe bello, brutto, chissà!!

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lunedì, febbraio 18, 2008

Alzheimer se ne parla poco ma è devastante

Ciao, oggi vorrei proporvi una malattia che come il cancro è progressiva e mortale:

Il morbo di Alzheimer è una demenza progressiva invalidante più frequente nel soggetto anziano ma che può manifestarsi anche prima dei cinquant'anni. Prende il nome dal suo scopritore, Alois Alzheimer.

La malattia o morbo di Alzheimer è oggi definito come quel «processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale». In Italia ne soffrono circa 800 mila persone, nel mondo 26,6 milioni secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, Usa, con una netta prevalenza di donne.

Definita anche "demenza di Alzheimer", viene appunto catalogata tra le demenze essendo un deterioramento cognitivo cronico progressivo. Tra tutte le demenze quella di Alzheimer è la più comune rappresentando, a seconda della casistica l' 80-85% di tutti i casi di demenza.

Le persone affette iniziano con deficit di memoria quotidiana, dimenticandosi piccole cose, poi mano a mano il deficit aumenta e la perdita della memoria arriva a colpire anche la memoria episodica retrograda. Una persona colpita dal morbo può vivere anche una decina di anni dopo la diagnosi conclamata di malattia.

Col progredire della malattia le persone non solo presentano deficit di memoria, ma risultano deficitarie nelle funzioni strumentali mediate dalla corteccia associativa e possono pertanto presentare afasia, aprassia, fino a presentare disturbi neurologici e poi internistici. Pertanto i pazienti necessitano di continua assistenza personale.

La malattia è dovuta a una diffusa distruzione di neuroni, causata principalmente dalla betamiloide, una proteina che depositandosi tra i neuroni agisce come una sorta di collante, inglobando placche e grovigli "neurofibrillari". La malattia è accompagnata da una forte diminuzione di acetilcolina nel cervello, sostanza fondamentale per la memoria ma anche per le altre facoltà intellettive. La conseguenza di queste modificazioni cerebrali è l'impossibilità per il neurone di trasmettere gli impulsi nervosi e quindi la morte.

Il sito dell'associazione: http://www.alzheimer.it/

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venerdì, febbraio 15, 2008

TUMORI: UN DATABASE ITALIANO, DARA' SPRINT A CURE BAMBINI

Al via la costruzione della 'mappa' italiana dei tumori pediatrici, una sorta di censimento sotto forma di database che dara' sprint allo scambio di conoscenze tra medici e ricercatori, accelerando l'ideazione di nuove cure e potenziando il tasso di guarigione per queste malattie che in Italia colpiscono qualcosa come 2000 bimbi l'anno, di cui il 70% guarisce, mentre circa 600 sono i bimbi che non ce la fanno.

Presentato in occasione della VI Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, e' uno degli obiettivi del progetto di alleanza terapeutica tra medici e genitori 'L'amore cura', promosso da Federazione Italiana Ass. Genitori Oncoematologia Pediatrica (FIAGOP) e associazione italiana ematologia ed oncologia pediatrica (AIEOP). 'Madrina' della manifestazione la Guardia di Finanza che ha ospitato il convegno alla presenza, tra gli altri, delle signore Clio Napolitano e Franca Ciampi.

Il database dei tumori pediatrici italiani, ha spiegato Maurizio Arico', Direttore U.O. Oncoematologia Pediatrica Ospedale Nuovo Meyer di Firenze, aiutera' moltissimo le cure dei piccoli pazienti: gia' alcuni progetti pilota negli ultimi anni hanno contribuito enormemente a moltiplicare le speranze di guarigione, facendo si', per esempio, che la leucemia linfoblastica acuta (ALL), la piu' comune forma di tumore nell'infanzia, arrivasse a un tasso di guarigione dell'80%. Fonte: Ansa/Federfarma

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Speranze per cancro da un'estratto di olive

Un composto estratto dalle olive e' capace di inibire la crescita delle cellule tumorali e di impedire la loro comparsa. A sostenerlo e' stato un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Granada in uno studio pubblicato sulla rivista Febs Letters.

I ricercatori hanno scoperto che l'acido maslinico, un composto presente nelle foglie e nella cera che riveste la buccia delle olive, e' in grado di prevenire il cancro, nonche' di regolare l'apoptosi, la 'morte cellulare', nei processi cancerogeni. L'acido maslinico e' un inibitore della proteasi, un enzima che, tra le altre caratteristiche, ha la capacita' di regolare la crescita cellulare.

Quindi questo composto e' efficace nel trattamento del cancro perche' consente di controllare i processi di iperplasia e ipertrofia, tipici della patologia tumorale. I ricercatori hanno analizzato per la prima volta l'azione dell'acido maslinico, dal punto di vista molecolare, quando agisce sullo sviluppo delle cellule tumorali.

Dai risultati dello studio e' emerso che sono tre i vantaggi dell'acido maslinico: a differenza di altri farmaci contro il cancro e' un composto naturale e, di conseguenza, e' meno tossico. Poi l'acido agisce in maniera selettiva, ovvero solo sulle cellule cancerogene, il cui pH e' particolarmente acido. E, infine, ha un potere preventivo, in quanto esso puo' inibire la comparsa del cancro.
(AGI)

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giovedì, febbraio 14, 2008

Non vergognamoci di piangere

Ciao, oggi è San Valentino e auguro un sacco di bene agli innamorati, ricordiamoci che basta poco per far felice una persona, una frase, un gesto, un bacio. In questo giorno ci sono purtroppo anche momenti di dolore, coppie che si lasciano, e che si vergognano a piangere, si nascondono e soffrono in solitudine.

Non vergognamoci a piangere per la malattia di un genitore, di una persona che si ama, ci sono ben altre cose delle quali noi umani ci dovremmo vergognare. Piangere non è segno di debolezza, ma di sensibilità, di amore, il pianto non ha età è una liberazione e chi ci sta vicino, le migliori parole dovrebbero essere il silenzio.

Alle volte si piange perchè ci si sente impotenti di fronte a certe situazioni alle quali vorremmo poter essere di aiuto per lenire le pene di chi ci stà vicino, ma alle volte piangiamo di contentezza, un pianto che si libera nell'aria e ci fà felici.

Non vergognatevi di piangere, non è debolezza, ma è forza dei vostri sentimenti.

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mercoledì, febbraio 13, 2008

Dai "Capelli di sirena" una sostanza contro il cancro


Dagli abissi marini ai laboratori dell’Università della California. Un gruppo di ricercatori del Rebecca and John Moores USCD Cancer Center di San Diego ha identificato una nuova sostanza anticancro.

A ospitarla sono le alghe L. Majuscula, i «capelli di sirena» verdi-blu raccolti al largo delle isole Fiji. Il team guidato dal professor Dennis Carson, direttore del centro, ha usato le nanotecnologie per identificare e isolare la sostanza, somocistinamide (ScA), che secondo i ricercatori può essere facilmente coltivata e riprodotta in laboratorio per la sua semplice struttura. Pubblicata l’11 febbraio, la ricerca ha ricevuto la certificazione della National Academy of Science.


Gli esperimenti, condotti in collaborazione con lo Scripps Institution of Oceanography, la School of medicine e la Skaggs School of pharmacy, hanno cercato di dimostrare gli effetti killer della ScA sulle cellule cancerose. Cavia, lo Zebrafish, comune pesce d’acquario, e i suoi vasi sanguigni.

E i risultati non si sono fatti attendere: la sostanza blocca la proliferazione delle cellule tumorali e inibisce la formazione dei vasi sanguigni che nutrono il cancro. Secondo William Gerwick, uno degli studiosi, basterebbero tre milligrammi di ScA, il peso di un grano di riso, per uccidere tutte le cellule tumorali contenute in una piscina di normali dimensioni.

Se lo Zebrafish guarisce, le applicazioni del rimedio sull’uomo sono ancora da sperimentare. La ScA contenuta nell’alga del Pacifico è tossica, ma solo in presenza di tumori. «La sostanza attiva un “ciclo mortale” latente nelle nostre cellule», spiega Stupack, ricercatore del team. «Quando le cellule dei vasi sanguigni che nutrono il tumore iniziano ad attivarsi e proliferare diventano particolarmente sensibili a questo agente».

Di: Andrea Gianni
http://www.ifgonline.it

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lunedì, febbraio 11, 2008

Dal super freddo un aiuto contro il dolore

Tecnica sperimentata dagli oncologi della Mayo Clinic di Rochester (Usa)
Inoculando un gas, l’argon, nelle zone colpite da metastasi ossee, si congelano le cellule tumorali, attenuando di molto i sintomi.

Per sconfiggere il dolore che affligge le persone con metastasi ossee provenienti da vari tipi di neoplasie, gli oncologi della Mayo Clinic di Rochester (Stati Uniti) propongono un approccio molto innovativo, efficace e privo, almeno nei loro test iniziali, di effetti collaterali: quello che sfrutta le proprietà fisiche delle basse temperature. Secondo quanto riferito all’ultimo meeting della Radiological Society of North America, che si è svolto recentemente a Chicago, la tecnica consiste nell’inserire, con l’aiuto della Tac, un tubicino delle dimensioni di un ago nella zona dell’osso colpito, e nel far poi arrivare alla metastasi del gas argon, che ghiaccia e uccide le cellule tumorali.

Matthew Callstrom, che ha coordinato i ricercatori, ha riferito di aver utilizzato questa terapia in una trentina di persone colpite da metastasi di tumori di diversi tipi, compresi carcinomi renali, del colon, dell’ovaio, della tiroide e melanomi, e che otto settimane dopo il dolore era passato da un punteggio medio di 7,2 su una scala di 10 (considerato grave) a una media di 3,6; inoltre, per i malati che avevano proseguito la terapia per altri sei mesi, il punteggio era sceso ulteriormente fino a 1,7. «La tecnica - ha commentato Callstrom - è tollerata molto bene e permette di raggiungere le metastasi con grande precisione». Ora gli oncologi di Rochester stanno pianificando una sperimentazione di più ampie dimensioni per confermarne la validità.

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sabato, febbraio 09, 2008

Tolto punti sul dorso

Ciao stamani alle 7 son stato all'ambulatorio dell'ospedale di Villamarina a Piombino dalla dottoressa Guidoni, che staccava dal turno di notte e mi ha levato i punti dell'intervento chirurgico alla ciste sebacea. E' andato tutto bene, fra un paio di giorni mi posso fare la doccia.

Le occlusioni trombotiche mi danno da pensare, perchè sono un paio di giorni che all'inizio del collo sia a destra che a sinistra sento dei dolori. Speriamo in bene. Ora ai primi di marzo dovrei rifare tac e poi vedere per il proseguio delle terapie di chemio.

Che palle non poter più fare progetti, poter dire fra due mesi vado a fare un viaggetto per una settimana, oppure vado a trovare mio fratello a Brescia, Sono legato a sto cavolo di terapie che servono ad allungarmi la vita, ma la sua qualità purtroppo ne risente, per fortuna che la prendo con la dovuta preparazione psicologica, e non faccio pesare la mia condizione alle mie figlie, che cosi possono vivere la loro vita nella normalità.

Questo per me è già un bel traguardo, cercare il più possibile di non essere di peso a nessuno. Faccio una vita normalissima, non sembro nemmeno io quello che sta male.

Vi auguro un buon fine settimana,
ciao ianilo

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venerdì, febbraio 08, 2008

Un test dei capelli può scoprire il cancro al seno

Ora si può scoprire un cancro alla mammella analizzando cambiamenti della struttura dei capelli. Più specificamente, bombardando una piccola treccia o un ciuffo di pochi capelli con i raggi X emessi da un sincrotrone, acceleratore di particelle, si può appurare se una persona, con diagnosi di cancro al seno, è veramente affetta dalla patologia abbassando così il numero dei falsi positivi prodotti dalle mammografie.

Dai test già effettuati sperimentalmente si è visto che se i capelli appartengono ad una persona sana, nel campione sottoposto ai raggi X appariranno una serie di archi; se, invece, i capelli appartengono ad una persona malata di cancro sugli archi apparirà, sovraimpresso, un cerchio. Cosa causi la formazione del cerchio non è chiaro. Si pensa ad una proteina, rilasciata dalle stesse cellule tumorali, che alterando il follicolo pilifero produce capelli con una struttura diversa.

Il test non è una novità. Già nel 1999 era stato sperimentato con buoni risultati, ma successivamente altri ricercatori non furono in grado di ripeterlo con gli stessi esiti. L'insuccesso, secondo quanto riferiscono su International Journal of Cancer, Peter French e Gary Corino del Fermiscan, Sidney Australia, era dovuto al fatto che i capelli sottoposti alla prova erano danneggiati dalle tinture o sottoposti a stress dalla stessa radiazione di sincrotrone o malamente posizionati rispetto al raggio X. Il loro dispositivo, invece, dicono gli scienziati australiani, mantiene i capelli nella giusta posizione, non li tira e il test viene fatto solo su capelli non trattati e presi a pochi millimetri dal cuoio capelluto.

I ricercatori hanno così scoperto, usando correttamente i capelli nel loro dispositivo, 12 donne malate su 15 alle quali era già stato diagnosticato un cancro al seno. Sebbene il test generi un alto tasso di falsi positivi, identificando non correttamente 2 donne su 10 con tumore al seno, i ricercatori del Fermiscan sostengono che è comunque utile.Infatti, in una sperimentazione ancora in corso persone indicate dal dispositivo a raggi X come falsi positivi non sono le stesse indicate dalle mammografie come affette da lesioni cancerose. Un risultato discordante che però fa pensare che i due test insieme possano ridurre nel complesso il numero dei falsi positivi.

http://qn.quotidiano.net/salute/

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martedì, febbraio 05, 2008

Successo per vaccino contro le recidive del tumore al polmone

Ciao, a parte il tempo, sto bene, sabato prossimo mi levano i punti sul dorso dell'operazione alla ciste.
Mi sembra strano avere una settimana libera senza dover andare all'ospedale di Piombino, sono abbastanza contento di questa settimana di vacanza :-)))
Credo che fino alla fine del mese sia cosi, poi si ricomincia con la tac e con le terapie di chemio ed addio pace.

Una buona notizia:

Risultati positivi per i test su pazienti di un vaccino contro le recidive del cancro al polmone. Alla base del vaccino c'è un principio attivo di una proteina tumorale specifica. Secondo quanto si legge sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS', il vaccino, somministrato negli anni successivi all'asportazione del tumore, previene il ritorno della malattia. La proteina antigenica ASCI induce una risposta immunitaria specifica capace di riconoscere la proteina che contrassegna le cellule tumorali. I test sono stati fatti al Ludwig Institute for Cancer Research di New York.

Buona giornata a voi...

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sabato, febbraio 02, 2008

Metà degli ospedali italiani è fuorilegge.

Metà degli ospedali italiani è fuorilegge. Le norme della più elementare igiene sono costantemente violate. Per non parlare della qualità scadente del cibo, di partite di farmaci scaduti o conservati in maniera delinquenziale (si può morire per una medicina adulterata), di impianti obsoleti e pericolosi.

Insomma, avete letto bene, un ospedale su due in Italia non rispetta la legge. Più che "malasanità", qui siamo alla vera associazione a delinquere. Questi dati sono stati pubblicati dai Nas dei Carabinieri al termine di una lunga indagine disposta mesi fa dal ministro della Salute Livia Turco.

Sfogliamo questo inquietante rapporto: 854 ospedali messi sotto la lente dei Carabinieri, 417 sanzionati. 778 persone denunciate. La situazione al Sud è da paura: in Calabria 36 su 39, 67 su 81 in Sicilia. La fotografia vera di un Paese diviso in almeno tre tronconi, con divari di efficienza impressionanti. Problemi al Nord, disastro totale al Sud. Il tutto condito da una dilagante corruzione, il cui ultimo caso, quello calabrese con le collusioni mafiose, è solo la punta di un iceberg appena affiorato dalle profondità di questo scandalo.

Altro che Tangentopoli, perché qui si gioca letteralmente con la vita dei cittadini. Perfino la Toscana ha metà dei nosocomi bocciati dagli ispettori dei Nas. E parliamo di una Regione che ha sempre goduto di buona fama nella pubblica amministrazione. Si salva solo il Trentino, che fa l'en plein dei nosocomi in regola. Se poi andate a leggere i nomi degli amministratori vi accorgete che non ce n'è uno italiano. A Napoli c'è un record che fa strabiliare: ogni tre cittadini ricoverati negli ospedali c'è un primario.

Non risulta che la meravigliosa città del Vesuvio brilli però per l'eccellenza delle cure mediche ospedaliere. Nel nostro Lazio ci sono qualcosa come dieci miliardi di euro di debiti. Fatevi voi i conti: si tratta di un sesto del debito totale delle Regioni italiane. I dipendenti pubblici della Regione guidata da Marrazzo detengono a loro volta un primato nazionale di cui non andrei molto orgoglioso: sono i primi in Italia per assenteismo. Segnatevi questa sigla: RCK15.

Non so cosa voglia significare l'acronimo, però si tratta di un particolare tipo di calcestruzzo. 270 chili di cemento per ogni metro cubo. Serve ad esempio per i piloni che sostengono i ponti per l'Alta Velocità. Devono sopportare un bel carico con tanto di vibrazioni. Alla Tav di Anagni hanno scoperto che, invece, il cemento era di 150 chili per metro cubo. Le carte ufficiali dicevano che tutto era in regola. L'evidente maggior guadagno grazie a questa truffa sembra fosse devoluto a Cosa Nostra, che col cemento ha sempre avuto un rapporto particolare.
Questo è il quadro della situazione del nostro Paese. E chi se importa? Ci sono cose molto più urgenti da affrontare, che so, dove finiranno Baccini e Tabacci? Cosa farà D'Alema? Quale sistema di voto adottiamo, quello tedesco, francese e perché no sanmarinese?

Il tempo.

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venerdì, febbraio 01, 2008

Microaspiratore cerebrale salva da ictus

A Siena, dopo Milano, utilizzato un dispositivo meccanico che distrugge l'embolo localmente

L'equipe della Neuroradiologia del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha eeseguito un'operazione innovativa su un paziente in condizioni critiche con ictus acuto da trombo-embolismo cerebrale.

L'intervento, ad oggi eseguito con successo solo a Milano e a Siena, è stato effettuato grazie ad un sofisticato strumento. «Il paziente, un cinquantenne - ha spiegato spiegato Carlo Venturi, direttore del servizio di neuroradiologia - è arrivato con la parte destra del corpo in stato di paralisi e con un grave deficit del linguaggio. Tale patologia viene tradizionalmente trattata con l'infusione di farmaci fibrinolitici, cioè sostanze che, se da un lato possono sciogliere l'embolo, dall'altra aumentano il rischio di emorragia cerebrale, compromettendo così il successo dell'intervento.

Abbiamo dunque deciso di utilizzare, per la prima volta, lo strumento appena arrivato che agisce meccanicamente sull'embolo senza infusione di farmaci». Il dottor Venturi ha inserito un microcatetere nella zona dell'inguine per risalire sino al cervello dall'arteria femorale, un vero viaggio dentro il corpo umano. «Appena arrivati nella zona del cervello colpita dell'embolo, all'interno dell'arteria cerebrale - continua Venturi - abbiamo attivato il microaspiratore in grado di disintegrare e aspirare l'embolo rimuovendolo completamente.

Il paziente sta bene, ha ripreso la parola e la funzionalità della parte destra colpita dall'ictus». Questo tipo di intervento, così come quello con farmaci fibronilitici, può avere successo soprattutto se effettuato entro le prime sei ore dal'insorgenza dell'ictus.

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