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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

venerdì, febbraio 08, 2008

Un test dei capelli può scoprire il cancro al seno

Ora si può scoprire un cancro alla mammella analizzando cambiamenti della struttura dei capelli. Più specificamente, bombardando una piccola treccia o un ciuffo di pochi capelli con i raggi X emessi da un sincrotrone, acceleratore di particelle, si può appurare se una persona, con diagnosi di cancro al seno, è veramente affetta dalla patologia abbassando così il numero dei falsi positivi prodotti dalle mammografie.

Dai test già effettuati sperimentalmente si è visto che se i capelli appartengono ad una persona sana, nel campione sottoposto ai raggi X appariranno una serie di archi; se, invece, i capelli appartengono ad una persona malata di cancro sugli archi apparirà, sovraimpresso, un cerchio. Cosa causi la formazione del cerchio non è chiaro. Si pensa ad una proteina, rilasciata dalle stesse cellule tumorali, che alterando il follicolo pilifero produce capelli con una struttura diversa.

Il test non è una novità. Già nel 1999 era stato sperimentato con buoni risultati, ma successivamente altri ricercatori non furono in grado di ripeterlo con gli stessi esiti. L'insuccesso, secondo quanto riferiscono su International Journal of Cancer, Peter French e Gary Corino del Fermiscan, Sidney Australia, era dovuto al fatto che i capelli sottoposti alla prova erano danneggiati dalle tinture o sottoposti a stress dalla stessa radiazione di sincrotrone o malamente posizionati rispetto al raggio X. Il loro dispositivo, invece, dicono gli scienziati australiani, mantiene i capelli nella giusta posizione, non li tira e il test viene fatto solo su capelli non trattati e presi a pochi millimetri dal cuoio capelluto.

I ricercatori hanno così scoperto, usando correttamente i capelli nel loro dispositivo, 12 donne malate su 15 alle quali era già stato diagnosticato un cancro al seno. Sebbene il test generi un alto tasso di falsi positivi, identificando non correttamente 2 donne su 10 con tumore al seno, i ricercatori del Fermiscan sostengono che è comunque utile.Infatti, in una sperimentazione ancora in corso persone indicate dal dispositivo a raggi X come falsi positivi non sono le stesse indicate dalle mammografie come affette da lesioni cancerose. Un risultato discordante che però fa pensare che i due test insieme possano ridurre nel complesso il numero dei falsi positivi.

http://qn.quotidiano.net/salute/

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