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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

mercoledì, aprile 16, 2008

Integratori vitaminici «a rischio»

Ciao, un poco alla volta mi sta passando il male alla schiena che dovrebbe essere una lombalgia, domani pomeriggio vado dal medico, e persiste invece il dolore laterocervicale e tutta la parte collo spalla, vediamo cosa dice oncologo, la vena giugulare interna che viene pressata deve essere una delle cause di questo malessere.

Tuttii giorni ce n'è una e leggevo proprio ora che le pillole a base di integratori vitaminici potrebbero aumentare il rischio di mortalità, accorciando di fatto la vita di chi li assume.

L'allarme viene da uno studio della Copenaghen University, pubblicato su «The Cochrane Collaboration». Gli scienziati, riesaminando 67 studi clinici randomizzati sulle pillole vitaminiche, hanno appurato che non c'è «nessuna prova convincente» che gli integratori facciano bene alla salute, mentre ve ne sarebbero sulla loro dannosità.

La metanalisi, cioè l'analisi di studi già pubblicait, ha preso in considerazione ricerche cha hanno coinvolto 232 mila partecipanti, confrontando chi ha assunto integratori con chi ha preso solo un placebo o non ha avuto nessun trattamento. Gli integratori analizzati sono stati il beta-carotene (un precursore della vitamina A, che è convertito in vitamina nel corpo), la vitamina, la C, la E e il selenio.

L'ANALISI - «Non abbiamo trovato alcuna prova - sottolinea Goran Bjelakovich, il ricercatore che ha guidato la ricerca presso l'Università di Copenaghen - che prendendo integratori antiossidanti si riduce il rischio di morte precoce per persone sane o malate».

Anzi, «i risultati mostrano che i soggetti a cui sono state somministrate beta-carotene, vitamina A e vitamina E hanno mostrato un aumento dei tassi di mortalità». Mentre «non vi è stata alcuna indicazione del fatto che la vitamina C e il selenio possano avere effetti positivi o negativi, abbiamo bisogno di più dati». Prese separatamente, alla vitamina A è stato associato un 16 per cento di aumento della mortalità, al beta-carotene, un 7 per cento e alla vitamina E un 4 per cento.

In sostanza, riassume Bjelakovich, «le attuali evidenze scientifiche sconsigliano l'uso di integratori nella popolazione sana». Antiossidanti dannosi, dunque, ma sul perchè i ricercatori non si sbilanciano: probabilmente «il loro uso eccessivo può alterare i processi fisiologici»

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