Il peperoncino non favorisce i tumori
A chi piace mangiare piccante una notizia che gli può fare piacere.
Particolarmente convincente la relazione del prof. Pierangelo Geppetti che ha illustrato i risultati di una ricerca condotta dalla sua èquipe dell’Università di Firenze. Oggetto della ricerca proprio la capsaicina, la sostanza che secondo la Società italiana di urologia causa l’infiammazione della prostata e a lungo andare anche il tumore di questa ghiandola. “La capsaicina somministrata all’uomo per via orale - ha detto il prof. Geppetti - viene completamente metabolizzata ed eliminata dal fegato e non entra nel circolo ematico sistemico.
Perciò non può avere effetti su organi e tessuti come la prostata, inclusa l’infiammazione. Tanto meno può favorire l’insorgenza o la progressione di tumori”. Dopo le relazioni scientifiche il convegno si è concluso a tavola con Calabria degustazioni di specialità infuocate di artigiani calabresi. Il successo dell’iniziativa è stato sottolineato da Enzo Monaco, presidente dell’Accademia Italiana del peperoncino che ha auspicato la ripresa delle vendite del “diavolillo” calabrese fortemente in calo dopo gli ingiustificati allarmismi della Società Italiana di Urologia.
Tengo sempre ad esortarvi nel prendere con le dovute cautele le notizie, ed in caso di dubbi interpellare il vostro oncologo o il medico di famiglia.
Buona giornata.
Etichette: Salute prostata peperoncino
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