Part time malati cancro e familiari esteso a pubblico
UN BUONA NOTIZIA:
Il consiglio direttivo di AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici) esprime viva soddisfazione per l’iniziativa parlamentare bipartisan che consente di estendere al settore pubblico il regime contrattuale di cui godono i lavoratori affetti da tumori impiegati nel settore privato, completando cosi’ la norma della Legge Biagi del 2003.
“La norma oggi emendata fu a suo tempo caldeggiata da AIMaC e inserita nella riforma del mercato del lavoro grazie all’impegno dell’allora sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi - si legge nella nota.
- Come e’ noto, essa consente ai dipendenti sottoposti a cure antitumorali di chiedere, e ottenere, il passaggio dal tempo pieno al part-time per riprendere il normale orario di lavoro quando le condizioni di salute migliorano.
La nuova norma (articolo 12 bis del D.l. in materia di lavoro e previdenza sociale, cosiddetto “Protocollo Welfare” oggi definitivamente approvato in Senato) comprende un’ulteriore disposizione, decisamente innovativa, che riconosce anche ai familiari lavoratori dei lavoratori malati un titolo preferenziale rispetto agli altri dipendenti nell’ottenimento del passaggio dal tempo pieno al part-time per consentire loro di prendersi cura del congiunto affetto da neoplasia”.
“Il completamento della Legge Biagi, oltre a contribuire a migliorare la qualita’ della vita dei lavoratori malati oncologici e delle loro famiglie, - commentano il presidente di AIMaC professore Francesco De Lorenzo e il vice presidente avvocato Elisabetta Iannelli, - rappresenta una vera e propria pietra miliare nella concezione delle tutele lavorative, che supera la tradizione dell’assistenzialismo per privilegiare la garanzia delle opportunita’. In questo caso, infatti, si assicura al malato oncologico che lavora l’opportunita’ di non essere espulso dal processo produttivo”.
Etichette: aimac tumori cancro
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