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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

mercoledì, dicembre 12, 2007

TUMORI:STUDIO, ASSISTERE MALATO COSTA 1.200 EURO/MESE

Questa notte mi sono sentito male, vomito e nausea mi hanno acompagnato fino alle 5. Gli effetti collaterali della chemio fatta ieri mattina si son fatti sentire. Ora è meglio.
Ora l'ultima terapia di chemio l'ho finita, il 7 Gennaio 08 ho la tac collo, torace e addome superiore. Dopo l'esito decideranno cosa fare.

Una notizia:

Per un familiare che assiste un malato di tumore, oltre al carico di stress, preoccupazione, amarezza, ci sono anche dei costi economici non indifferenti: fino a 1.200 euro al mese.

E piu' di un familiare su tre impegnato nell'assistenza di un malato di tumore al Policlinico Umberto I di Roma ha avuto pesanti ripercussioni sulla propria vita lavorativa a seguito della malattia: il 22% lascia il lavoro, mentre il 13% e' costretto a mettersi in aspettativa.

Da un punto di vista sociale sono quasi drammatici i problemi emersi da la ricerca "Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario" realizzata dalla Fondazione Istud, la piu' antica business school italiana, sulla situazione dei familiari che si occupano dei pazienti malati di tumore.

Il 72% degli intervistati sostiene che la malattia del proprio familiare costituisce una perdita economica rilevante dovuta al mancato guadagno per la permanenza in Ospedale e va tenuto in considerazione che la patologia oncoematologica perdura negli anni. Di questo 72%, il 38% subisce delle perdite stimabili tra i 700 e i 1000 euro al mese, mentre un 25% lamenta delle perdite addirittura superiori ai 1200 euro mensili.

La ricerca mette in evidenza l'opportunita', per alcuni pazienti, della soluzione domiciliare, fornendo il supporto necessario per tale scelta. Sotto questo profilo, il 48% dei pazienti intervistati sceglierebbe di rimanere in Ospedale, mentre il 52% prediligerebbe la casa come luogo per essere curato. I familiari, invece, preferiscono il ricovero nel 71% dei casi, il domicilio nel 23% e nel 6% trovano vantaggi in entrambi i sistemi di cura.

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1 Comments:

Blogger Ambra said...

C'è da dire che dal 2003, uno dei familiari del malato di cancro può prendere il cosidetto "congedo dal lavoro" (che è cosa diversa dall'aspettativa), conservando il 100% dello stipendio, per due anni (periodo intero o frazionato secondo necessità). :)

Ulteriori info qui.


Un bacio Ianillino, e in bocca al lupo!! :-*

Ambra

dicembre 12, 2007 4:31 PM  

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