Ciao, in risposta ai commenti nel post sotto, vi è una ragione importante per la quale io ho cercato di coinvolgere il meno possibile le mie figlie. Esorcizzare il mio male, condurre una vita normalissma come se niente fosse successo.
Credo che questo per 2 anni e più mi abbia permesso di essere autosufficente, di creare il meno possibile intralci alla vita famigliare delle mie figlie, che non erano assenti badate bene, mi telefonavano quasi tutti i giorni ed erano disponibilissime a portarmi alle visite i primi tempi a Livorno, poi a quelle più importanti qui a Piombino. La loro vita quotidiana e la mia però andava di pari passo, con le nostre libertà perchè era questo che io chiedevo, e con la nostra voglia di vederci e di parlarci quando ne sentivamo il bisogno, e questo ci legava sempre di più e ci ha legati sempre di più.
Ora io sto passando un periodo no per la mia malattia ma con loro non ho fatto pesare più di tanto la mia momentanea non autosufficenza, ho pensato semplicemente che avrei chiesto aiuto a mio nipote nel momento del bisogno.
Le mie figlie hanno lavorato tutto l'anno e hanno deciso per ottobre di partire, Anna è già una settimana che è in thainlandia, e ho ricevuto una mail stamani che sono sui confini con Birmania e Laos, poi ritorneranno a Puchet, Raffaella parte domani per le Mauritius. Mi volete dire con che animo potevo io dire a loro che non ero autosuffiente, quando già raffaella aveva manifestato titubanza perchè sarei rimasto solo una settimana? Se non fosse andata in vacanza, avrei sofferto io più dei dolori che mi provoca la mia malattia, pertanto credetemi cercherò di allontanare il più possibile il tempo di non lasciarle libere di andare in vacanza e di condurre la loro vita quotidiana senza legacci e legaccini. Ma ricordiamoci, finchè posso naturalmente.
Scusatemi lo sfogo, abbracciandovi vi auguro un buon weekend
ianilo
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