.comment-link {margin-left:.6em;}

ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

Le mie foto
Nome:
Località: Riotorto, Livorno, Italy

** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

giovedì, gennaio 24, 2008

TUMORI: AUMENTANO QUELLI CERVICO-FACCIALI

In Italia si registrano 12.000 casi ogni anno di tumori "testa-collo", che colpiscono soprattutto chi fuma ed eccede con l'alcol, e le nuove terapie consentono di guarire oltre la meta' dei pazienti.

La complessita' di queste neoplasie richiede trattamenti integrati che possono essere garantiti solo in strutture dotate di tutte le competenze necessarie. Tra queste l'Ospedale San Paolo di Milano dove oggi si svolge il Convegno nazionale "I tumori del distretto cervico-facciale: un dissensus meeting".

"Per ottenere risultati ottimali e' necessaria una strategia di 'trattamento integrato' - spiega Paolo Foa, Direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Ospedale San Paolo di Milano - Nel nostro centro e' attiva una 'task force' costituita da oncologi medici, chirurghi otorinolaringoiatri e maxillo-facciali. A questo gruppo si affiancano, in stretta sinergia, gli specialisti dell'Istituto Europeo di Oncologia. Solo con un utilizzo combinato di chirurgia, chemioterapia e radioterapia e' possibile contrastare con successo la malattia, garantire un'adeguata assistenza al paziente e preservare la funzionalita' di organi essenziali per la vita di relazione.

La nuova frontiera delle cure contro questo tipo di tumori - prosegue Foa - e' costituita dai farmaci biologici. Proprio nei tumori cervico-facciali un anticorpo monoclonale, il cetuximab, ha consentito di migliorare in modo sostanziale l'efficacia dei trattamenti". L'integrazione fra terapie mediche, nuove modalita' di radioterapia e tecniche innovative di chirurgia consente di guarire oltre la meta' di questi pazienti. I tumori del distretto cervico-facciale comprendono i carcinomi del cavo orale, della laringe, del faringe e delle ghiandole salivari. Fino a pochi anni fa il trattamento di queste neoplasie richiedeva interventi spesso demolitivi, poiche' la malattia nella maggior parte dei casi veniva diagnosticata in fase avanzata.

"Per le neoplasie del distretto cervico-facciale si e' assistito ad un sostanziale miglioramento delle possibilita' di cura - precisa Foa - grazie sia alla precocita' della diagnosi che all'impiego di agenti biologici come cetuximab, un anticorpo monoclonale capace di bloccare in modo selettivo il recettore dell'epidermal growth factor impedendone l'attivazione e arrestando una serie di funzioni essenziali alla sopravvivenza e alla moltiplicazione delle cellule tumorali".

Ma oltre alle potenzialita' dei farmaci biologici, dal Convegno emergono altre novita'. Ad esempio, per i carcinomi del rinofaringe, sono stati ottenuti risultati promettenti con la immunoterapia. Sono poi migliorate le modalita' di radioterapia, in grado di 'mirare' in modo sempre piu' selettivo e modulato la massa tumorale, risparmiando i tessuti sani, cosi' come si sono compiuti progressi per le tecniche chirurgiche che prevedono anche la laser-chirurgia e la chirurgia robotica. (AGI)

Etichette:

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Che possibilità di sopravvivenza ci sono con un carcinoma non non chieratinizzante indifferenziato t3???? La terapia adatta???? Ringrazio anticipatamente per la risposta!!

maggio 10, 2010 11:15 PM  

Posta un commento

<< Home

-->