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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

mercoledì, gennaio 16, 2008

Dopo la malattia, recuperare con lo sport

Ciao, a parte il brutto tempo e la medicazione ancora alla ciste da fare venerdi 18, è tutto abbastanza regolare.
Vediamo se riescono a fare sto piccolo intervento chirurgico per asportarla, cosi se devo ricominciare le chemio, non ci sono problemi co le piastrine.

Il tumore e le cure possono lasciare segni profondi, anche in chi è guarito. L'attività fisica, però, aiuta a ritrovare il benessere perduto. L’attività sportiva può essere un toccasana per ritemprare il corpo e lo spirito dopo l’estenuante battaglia contro il cancro e il faticoso percorso di cura.

Che un adeguato esercizio fisico sia di aiuto ai pazienti oncologici è ormai un’opinione consolidata, sostenuta anche da numerosi studi scientifici che dimostrano come una ginnastica mirata contribuisca ad attenuare la stanchezza che accompagna le terapie.

Così come è certo che fare sport, o anche solo camminare per una buona mezz’ora al giorno, sia parte importante delle regole per prevenire la malattia, insieme ad una dieta e a uno stile di vita equilibrati. Ora però l’attenzione dei medici è puntata anche sull’aiuto che una regolare attività fisica può dare a chi è riuscito a sconfiggere il tumore, ma porta ancora i segni lasciati dalle difficoltà incontrate durante i trattamenti e, per questo, vive con insicurezza il rapporto con il proprio corpo.

Dall’Università di Torino partirà in primavera il progetto Sport e salute in oncologia, che, come spiega Riccardo Torta, direttore della struttura di Psiconcologia dell’ospedale Molinette e ideatore dell’iniziativa, «Ha lo scopo di aiutare gli ex-malati a ritrovare un migliore rapporto con la propria immagine corporea. Un rapporto spesso incrinato dall’esperienza di un tumore, con una conseguente riduzione delle attività sia fisiche che sociali e un senso di “non superamento della malattia” che, nella vita quotidiana, si traducono in uno stato di stress persistente».
http://www.corriere.it

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