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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

domenica, agosto 03, 2008

Nuovo sistema anticancro

Ciao, siamo già al 3 di agosto, le giornate volano via veloci, domani mattina vado dal medico che mi fà la terapia del dolore, per chiedergli se è normale che sto orecchio sinistro resti sempre come sotto anestesia, mi chiedo quale farmaco che prendo mi fà questo effetto. Bella giornata e una notizia che credo possa interessare noi che siamo sottoposti a chemioterapia.


In arrivo terapia di un ricercatore italiano che aiuterà la chemioterapia


Scoperto un sistema cellulare di emergenza che entra in azione per prevenire la formazione dei tumori. È un complesso apparato molecolare che si mette in moto in seguito a un danno al Dna della cellula e impone il blocco immediato della moltiplicazione cellulare, prevenendo la formazione del cancro. È la scoperta dell’équipe di Michele Pagano che, laureatosi in Medicina alla Federico II di Napoli e lasciata l’Italia nel 1990, si trova ora presso la New York University.

Gli esperti italiani hanno scoperto un meccanismo di sicurezza per mettere in pausa la cellula col Dna danneggiato in attesa della riparazione. Il sistema di sicurezza si attiva con un enzima che va ad attivare l’interruttore dell’inceneritore cellulare, la proteina “APC/CCdh1”. L’inceneritore degrada la “leva” che attiva la moltiplicazione cellulare bloccando la proliferazione della cellula malata. L’apparato anti-cancro scoperto è risultato essere in avaria in molti tumori umani, ha spiegato Pagano.

«Molti chemoterapici - ha spiegato Pagano - lavorano danneggiando il Dna delle cellule malate per farle morire. Tuttavia, se scatta il sistema di sicurezza scoperto, le cellule del cancro col Dna danneggiato dalla chemio sono tratte in salvo da esso e il tumore può continuare a proliferare»

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