.comment-link {margin-left:.6em;}

ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

Le mie foto
Nome:
Località: Riotorto, Livorno, Italy

** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

martedì, marzo 11, 2008

Fumo: lo studio, smettere e' piu' facile per chi e' in pensione

Ciao, credo che non occorra essere in pensione per smettere di fumare, se lo avessi fatto 30 anni fà forse non sarei in queste condizioni ora. Per chi fuma, pensate un'attimo, ma ne vale propriola pena?

Sarebbe meglio smettere di fumare subito, ma per chi non ci riuscisse c'è una buona notizia: è più facile dire addio alle sigarette quando si va in pensione. Ad affermarlo è uno studio della Peninsula Medical School nel Devon, Regno Unito, per cui smettere di lavorare facilita i cambiamenti nello stile di vita come abbandonare abitudini dannose, per esempio l'attaccamento alle 'bionde'.

In più, secondo un'altra ricerca, entrambe riportate dalla Bbc, i fumatori sono generalmente persone meno felici di chi non ha il vizio. I due studi appaiono in occasione del No Smoking Day inglese, la prima giornata della campagna contro il tabacco da quando è entrata in vigore la legge antifumo in tutto il Paese.

L'equipe della Peninsula Medical School ha seguito 1.712 fumatori per 6 anni, per valutare in quanti riuscivano a smettere. Il tasso di successo tra chi era andato recentemente in pensione è risultato più alto (42,5%) rispetto a chi ancora lavorava (29,3%).

"Ritirarsi dal lavoro - spiega Iain Lang, della Peninsula Medical School, autore di entrambe le ricerche - è uno dei più grandi cambiamenti nella vita di un uomo: non è strano pensare che sia anche il momento in cui si possa cambiare lo stile di vita, e lasciare abitudini che fanno male come il fumo. Ora sarà interessante vedere se il dato può essere applicato anche ad altri comportamenti, come mangiare più sano o fare esercizio fisico".

Nel secondo studio i ricercatori hanno somministrato questionari a più di 9.000 persone sopra i 50 anni, per misurare la qualità della vita e il loro grado di soddisfazione. In media i fumatori sono apparsi meno felici degli altri, con una differenza maggiore nei livelli socioeconomici più bassi.

"Chi fuma pensa di sentirsi felice ogni volta che accende una sigaretta - spiega Lang - ma in realtà fumare riduce la possibilità di essere contenti della propria vita". La ricorrenza del No Smoking Day del Regno Unito compie quest'anno il primo quarto di secolo e gli organizzatori sperano, nell'occasione, di convincere più di due milioni di persone a provare ad abbandonare per sempre le sigarette.

Etichette:

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

..nessuno è perfetto:D anch'io ho fumato per qualche anno le mie 5 o 6 sigarette/die.. ma poi ho smesso perchè costavano troppo!!! E con quei soldi avrei potuto comprarmi un maglioncino in più! ;)
Son riuscita a far smettere anche il mio ragazzo: "fumi?puzzi!niente baci!" :) :) :)

marzo 11, 2008 10:24 PM  
Blogger ianilo said...

Ricattatrice :-)))

marzo 12, 2008 6:47 AM  

Posta un commento

<< Home

-->