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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

giovedì, settembre 20, 2007

Tumori: La Proposta, Certificato Di Guarigione Per Bimbi 'Ex-Malati'

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Roma, 20 set. (Adnkronos Salute) - Un vero e proprio 'certificato di guarigione' per tutti i bambini che hanno superato con successo la battaglia contro il cancro. A proporlo è il team internazionale di esperti battezzato 'Gruppo di Erice', composto da 45 fra oncologi pediatri, psicologi, infermieri, epidemiologi, ma anche rappresentanti dei genitori e di ex pazienti provenienti da 13 Paesi europei e dal Nord America, coordinati da Riccardo Haupt, oncologo-pediatra dell'ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova e da Momcilo Jankovic dell'azienda ospedaliera San Gerardo di Monza. Oggi - ricorda una nota - oltre il 70-80% dei bambini e degli adolescenti a cui viene diagnosticato un tumore, guarisce.

Mentre nel 1970 questa percentuale non superava il 20%. I grandi progressi scientifici e terapeutici degli ultimi anni sollecitano dunque nuovi obiettivi. Il Gruppo di Erice ha innanzitutto elaborato una precisa definizione di 'guarigione' da un tumore, pubblicata anche sull'European Journal of Cancer: 'I bambini che sono stati curati per un cancro possono essere considerati guariti quando hanno raggiunto il momento in cui la loro probabilità di morire a causa della malattia iniziale non sia più grande di quella dei loro coetanei di morire per qualsiasi altra causa'. Ma la novità maggiore è certamente rappresentata dall'obiettivo di arrivare a fornire ai pazienti una vera è propria certificazione di guarigione nel momento in cui si verificano le condizioni per farlo.

"Per arrivare a questo - afferma Jankovic - c'è tutto l'impegno dell'Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop) e della Federazione italiana associazione genitori di oncologia pediatrica (Fiagop). Sarebbe un risultato importante che consentirebbe agli ex-malati e ai loro familiari di recuperare l'equilibrio psicologico e dedicarsi serenamente al proprio progetto di vita. Senza contare gli aspetti 'pratici' come, ad esempio, poter ottenere un posto di lavoro o accendere una polizza assicurativa sulla vita". Gli esperti propongono anche di attrezzare 'ambulatori dei guariti' per garantire programmi di monitoraggio a lungo termine e personalizzati.

"Strutture che sono già attive - aggiunge Haupt - al San Gerardo di Monza e al Gaslini di Genova. Tutti i centri di oncologia pediatrica italiani aderenti all'Aieop si stanno attrezzando per aprirli. A questi ambulatori - conclude - dovranno collaborare anche specialisti dell'adulto, poiché ormai sono molti i guariti di 20, 30 e 40 anni d'età".

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